
Initial D è un manga che ha come protagonista Takumi Fujiwara diciottenne neopatentato che da 5 anni, in segreto, ogni notte aiuta suo padre, Bunta Fujiwara, a consegnare Tofu (specie di formaggio fatto con la soia) da casa sua all'Hotel che si trova vicino al lago sulla cima del Monte Akina. Takumi Fujiwara ha cominciato a guidare a 9 anni acquisendo una tecnica di guida impressionate, specialmente sui tornanti del suo tragitto notturno. La storia comincia quando il Team di street racers dei Redsuns arriva sul Monte Akina per gareggiare contro il team locale, gli SpeedStars. Tutti si aspettano la vittoria dei Redsuns, ma durante il giro di pratica una misteriosa AE86 compare dal nulla sul tracciato della corsa, sconfiggendo la RX-7 FD del pilota dei Redsuns...
3,780 visualizzazioni Initial D 665: Verso la fine (2)Teru Aoki, Nobuo Takahashi e Ako Seto sono tre normali studenti liceali giapponesi che conducono una vita tutto sommato tranquilla fino a quando, di ritorno da una gita scolastica, rimangono coinvolti in un disastroso incidente ferroviario. Essi sono gli unici sopravvissuti alla catastrofe, e ben presto scoprono con orrore di essere rimasti bloccati all'interno di un tunnel chiuso da entrambe le parti da dei massi franati. I tre sono quindi costretti a collaborare tra loro per sopravvivere nel nuovo ambiente, ma ben presto la situazione tenderà a precipitare, complice il claustrofobico ambiente che porterà uno dei tre molto vicino alla follia. Ben presto i ragazzi si renderanno conto, utilizzando vari espedienti, che anche all'esterno qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto. Mochizuki predilige uno stile narrativo basato sul mistero, sulle piccole rivelazioni di quello che sta succedendo al di fuori del tunnel e sul taglio "cinematografico" di alcune vignette: non e’ difficile, infatti, trovare primissimi piani degli occhi dei protagonisti, oppure lunghe sequenze senza dialogo, costellate di particolari abbastanza macabri. Basti pensare alle prime 6 pagine,completamente nere, tranne che per un onomatopea nella 6, quasi a simulare una sorta di "Fade-in". Tutto ciò è mirato alla creazione di una suspance e di una sensazione di claustrofobia opprimente (interessantissimo notare a questo proposito l'uso di grandi zone nere e di un disegno volutamente "sporcato" da retini che coinvolgono l'intera vignetta) nella quale l'autore riesce con grande maestria, provocando emozioni al livello dei migliori thriller. Si tratta di un fumetto originale sia per le situazioni che per il tratto capace di provocare sensazioni abbastanza diverse da quelle cui la maggior parte dei manga ci ha abituato.
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